Odontoiatria conservativa
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Durata seduta
Circa 30" minuti
Rimuoviamo le carie per farti tornare a sorridere
Che cos’è l’odontoiatria conservativa?
L’odontoiatria conservativa ha come obiettivo quello di ricostruire i denti o parte di essi senza dover ricorrere all’estrazione del dente naturale. In parole povere è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di curare e, appunto, conservare i denti naturali.
Spesso e volentieri si sente parlare di otturazioni e ricostruzioni dentali perché, semplificando, l’odontoiatria conservativa si occupa proprio di questo, otturare denti danneggiati da carie o ricostruire denti fratturati.
Perché è utile?
L’odontoiatria conservativa è un trattamento fondamentale per bloccare in tempo il progredire di una carie. La mancata otturazione, infatti, porta inevitabilmente alla crescita della carie e quindi all’interessamento della polpa dentale. Quando la carie raggiunge la polpa si rende necessario un intervento di devitalizzazione del dente o, in casi estremi, di estrazione del dente interessato.
È un trattamento doloroso?
Il trattamento in sé non è doloroso, ma è possibile provare un leggero fastidio dovuto all’ utilizzo di materiali per la chiusura della lesione. In ogni caso, in base alla tipologia e profondità della carie, lo specialista potrebbe optare per un’anestesia locale in modo tale da limitare l’eventuale fastidio/dolore legato ai microtraumi causati dalla rimozione di carie profonde. È possibile provare una sensazione di fastidio nei giorni successivi al trattamento.
Cos’è la carie dentaria?
La carie dentaria – come riportato sul sito web del Ministero della Salute – è una malattia infettiva a carattere cronico-degenerativo ad eziologia multifattoriale. Colpisce circa l’80% della popolazione nei Paesi sviluppati e si forma per un iniziale processo di demineralizzazione dei tessuti duri dei denti (smalto, dentina), a causa della produzione acida della placca batterica presente sulle superfici dentarie.
Link alla fonte:Salute.gov
Più semplicemente è un’infezione degenerativa di smalto e dentina – i tessuti duri del dente – causata dalla presenza di batteri all’interno del cavo orale. Questi batteri, con il tempo, erodono la superficie del dente procedendo poi verso l’interno fino a raggiungere la polpa dentale, e provocando quindi dolore e infiammazione.
Quali sono le cause della carie dentaria?
I fattori scatenanti che determinano il formarsi di una carie sono numerosi.
Citiamo i più comuni:
- Zuccheri
- Batteri
- Fattori genetici predisponenti
- Difese immunitarie basse
- Tipologia di saliva
La carie dentale è causata principalmente da batteri che si trovano naturalmente all’interno del cavo orale, di norma sotto forma di placca.
Questi batteri si nutrono di residui alimentari (in particolare di zuccheri), e producono come conseguenza un pH acido che poco a poco erode lo smalto dentale rendendolo poroso e fragile.
Quando lo smalto dei denti viene completamente superato, i batteri raggiungono la dentina e successivamente attaccano la polpa del dente causando dolore e infiammazione.
Come si cura una carie?
Quando il percorso della carie è avviato e interessa la dentina, l’unica cosa da fare è rivolgersi a un dentista. Il principale trattamento per la cura della carie è l’otturazione con cui vengono sigillate tutti i canalicoli e le fessure causate dall’azione erosiva dei batteri.
Quando la carie ha superato sia lo smalto che la dentina e ha iniziato ad attaccare la polpa, allora è necessario devitalizzare il dente.
Come si previene la comparsa della carie?
È importante dedicarsi ad una corretta igiene orale quotidiana, utilizzando in maniera corretta lo spazzolino, il dentifricio e il filo interdentale.
Per prevenire la comparsa di carie all’interno del proprio cavo orale è altresì indispensabile sottoporsi ogni sei mesi ad una seduta di igiene orale professionale.
Nel caso di pazienti particolarmente soggetti a carie è consigliabile l’utilizzo di dentifrici al fluoro che hanno la capacità di remineralizzare lo smalto dentale, ridurre l’adesività batterica sulle superfici dentarie e, soprattutto, bloccare le vie metaboliche dei batteri responsabili della carie.
Cos’è la sigillatura dei molari?
Questo trattamento si usa frequentemente in pazienti di circa 7-8 anni di età. Rientra dunque nell’ambito della pedodonzia.
È infatti scientificamente provato che circa il 90% delle carie si sviluppa sul 10% della superficie dentaria totale, rappresentata proprio dai solchi sulla superficie occlusale dei molari. Sigillando questi solchi con una particolare resina il dente risulta protetto dall’attacco degli acidi dei batteri.