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Test saliva e Parodontite

Test salivare Parodontite

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Test della saliva potrebbe rivoluzionare il monitoraggio della parodontite 

PHILADELPHIA, USA: Un nuovo studio della Penn Dental Medicine suggerisce che il monitoraggio delle proteine salivari potrebbe offrire un metodo semplice e accessibile per tracciare la progressione della parodontite, una malattia che colpisce fino al 50% della popolazione mondiale.

Lo studio della dott.ssa Teles

Guidata dalla dott.ssa Flavia Teles, professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze della facoltà di odontoiatria, la ricerca ha seguito oltre 400 pazienti per un massimo di 18 mesi. Lo studio ha scoperto che gli individui con progressione della parodontite presentavano livelli notevolmente elevati di nove proteine di segnalazione infiammatorie nella saliva rispetto a coloro le cui condizioni rimanevano stabili.

Test salivare di facile utilizzo

“Si può immaginare un kit per il test della saliva, basato su tali risultati, che i dentisti potrebbero usare e persino i pazienti affetti da parodontite potrebbero utilizzare a casa. Potrebbe essere uno strumento di odontoiatria personalizzata molto utile per valutare il rischio e personalizzare l’erogazione delle cure”, ha affermato il dott. ssa Teles in un comunicato stampa universitario.

test salivare parodontiteNonostante la sua diffusione, prevedere la transizione da parodontite lieve a grave si è rivelato difficile. Studi precedenti che hanno tentato di utilizzare marcatori molecolari da saliva o sangue hanno incontrato limitazioni, come campioni di dimensioni ridotte e misurazioni effettuate in singoli punti temporali anziché tramite monitoraggio continuo. Per superare questi problemi, la dott.ssa Teles e i suoi colleghi hanno progettato un approccio più esteso e sistematico.

Più di 400 pazienti coinvolti

I ricercatori hanno arruolato 302 pazienti con parodontite da precoce a grave, insieme a 113 individui senza segni della malattia. I partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni parodontali dettagliate ogni due mesi per un anno, durante le quali sono stati raccolti campioni di saliva e sangue per l’analisi delle proteine infiammatorie. I soggetti con parodontite hanno ricevuto una terapia non chirurgica standard e sono stati rivalutati tre e sei mesi dopo il trattamento.

Monitoraggio e risultati

I risultati suggeriscono che il monitoraggio nel tempo delle proteine infiammatorie nella saliva potrebbe aiutare pazienti e medici a valutare il rischio di parodontite e l’efficacia del trattamento. Mentre i biomarcatori del sangue potrebbero avere un ruolo secondario nella valutazione dei risultati terapeutici, la saliva appare un indicatore più affidabile della progressione della malattia.

Sulla base di queste scoperte, la dott.ssa Teles e il suo team stanno ora analizzando le specie batteriche e i metaboliti degli stessi campioni di pazienti per identificare ulteriori marcatori di progressione o stabilità della malattia. “Stiamo anche utilizzando l’intelligenza artificiale per analizzare set più ampi di dati clinici e di laboratorio”, ha spiegato la dott.ssa Teles. “La nostra speranza è che, attraverso questa analisi dei dati, possiamo perfezionare ulteriormente l’approccio e offrire cure orali più personalizzate e accessibili”.

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San Martino B.A.

24, 25, 26 e 31 Dicembre
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