L’implantologia dentale presenta rischi o controindicazioni? È dolorosa? E quali sono i tempi di recupero? Se ti stai facendo queste domande, allora sei nel posto giusto!
Molti pazienti sono terrorizzati anche solo dal sentir parlare di impianti dentali, soprattutto perché online è molto facile trovare false informazioni a riguardo con il solo scopo di attirare qualche click in più.
La nostra esperienza su centinaia di casi diversi e pazienti diversi ci ha insegnato che spesso l’ostacolo più grande da superare non è il timore di sottoporsi ad un intervento chirurgico, ma la paura che ci possano essere complicanze dopo l’intervento, la paura di provare dolore durante l’intervento o il timore di non potersi permettere un intervento di questo tipo.
In realtà, come spesso capita, queste sono generalmente paure infondate basate su cattiva informazione, leggende metropolitane o consigli di pseudo-esperti del settore che, in alcuni casi, creano un vero e proprio blocco psicologico nei pazienti più fragili. La verità è che, quando necessaria, l’implantologia dentale è la soluzione ottimale per tornare a sorridere e masticare al meglio.
Ma vediamo in concreto quali sono le cause di questa avversione all’intervento chirurgico di implantologia dentale e analizziamole nel dettaglio.
Implantologia dentale: i rischi
L’insuccesso implantare si definisce come perdita (precoce o tardiva) dell’impianto stesso e in media ha una percentuale di successo del 97%, ma un chirurgo esperto con impianti di prima qualità può arrivare anche vicino al 99%.
L’insuccesso di un intervento di implantologia dentale è quindi molto raro, ma quando accade la principale causa è dovuta alla mancata osteointegrazione. La mancata osteointegrazione avviene quando le cellule dell’osso non si legano alla superficie dell’impianto il quale, quindi, non risulta saldamente attaccato all’osso. Le principali cause della mancata osteointegrazione possono essere un’infezione batterica dei tessuti intorno all’impianto oppure perché il paziente è un grande fumatore. Infatti il fumo di sigaretta rallenta notevolmente i processi di guarigione favorendo quindi l’insorgere di altre complicazioni post-operatorie. È quindi importante non solo l’esperienza dell’odontoiatra, ma anche la collaborazione del paziente nel limitare al massimo (o meglio ancora eliminare completamente) il fumo di sigaretta quando ci si sottopone a un intervento di chirurgia orale.
Altri pazienti hanno invece timore che dopo l’intervento chirurgico si possano manifestare delle emorragie all’interno del cavo orale. Anche questa è una circostanza piuttosto rara e comunque non grave, anche nel caso in cui i pazienti facciano uso di anticoagulanti per scopi medici. Le moderne tecniche di implantologia permettono di eseguire interventi mininvasivi, e nel caso in cui le condizioni pregresse del paziente comportino un rischio di emorragia, in seguito all’intervento viene attivato un servizio di monitoraggio costante del paziente in modo tale che l’odontoiatra possa intervenire tempestivamente.
L’implantologia dentale è dolorosa?
Durante l’operazione non si prova assolutamente alcun tipo di dolore, perché prima dell’intervento viene eseguita una anestesia locale della zona interessata. Nel caso in cui il paziente dovesse riscontrare fastidio, anche in corso d’opera è sempre possibile aumentare la dose di anestetico ed eliminare quindi qualsiasi tipo di problematica.
Possiamo quindi tranquillamente affermare che l’intervento di implantologia non è doloroso. È però possibile avvertire un po’ di fastidio nella fase post-operatoria, quando l’effetto dell’anestesia locale inizia a scomparire; per questo motivo dopo l’intervento vengono prescritti degli antinfiammatori, che avranno sia lo scopo di attenuare il dolore nella zona interessata, ma soprattutto quello di prevenire l’infiammazione.
Implantologia dentale: è possibile senza osso?
La mancanza di osso è una condizione che si verifica nei pazienti in seguito ad un riassorbimento delle ossa stesse. Questo riassorbimento è il più delle volte causato da infezioni ai denti o alle gengive (ascessi, parodontite) o in seguito ad estrazioni dentarie pregresse (atrofia da disuso).
Le tecniche che utilizziamo maggiormente nei nostri studi sono:
- l’utilizzo di impianti inclinati
- la rigenerazione ossea
- l’implantologia a carico immediato
Gli impianti dentali inclinati sono normali impianti dentali che, però, hanno la caratteristica di non essere inseriti verticalmente nell’osso mandibolare o mascellare, ma con un’inclinazione variabile a seconda del paziente. Questa inclinazione garantisce una maggior superficie di contatto tra l’impianto e l’osso e, di conseguenza, una maggiore solidità.
La rigenerazione ossea, invece, è un intervento propedeutico all’intervento stesso di implantologia dentale. Si utilizza quando vi è una perdita del volume dell’osso sia della mascella sia della mandibola e consiste nell’iniezione di un materiale bio-compatibile per sostituire l’osso mancante. Le nuove tecnologie digitali permettono di realizzare una diagnosi preliminare per valutare le condizioni generali della struttura delle ossa che dovranno alloggiare uno o più perni dell’impianto, cosi da trovare la soluzione migliore per ogni paziente.
L’implantologia a carico immediato consiste invece in un’altra tecnica di implantologia dentale che permette l’impianto di intere arcate dentali.
Implantologia dentale con poco osso
Esattamente come per l’implantologia dentale senza osso, l’implantologia dentale è possibile anche in situazioni di riassorbimento parziale dell’osso mandibolare o mascellare. Questa casistica si verifica con più frequenza in quei pazienti che vogliono sostituire una protesi dentale mobile con una fissa, in quanto l’utilizzo delle protesi mobili comporta a lungo andare, appunto, il riassorbimento delle ossa delle arcate orali.
Quando c’è poco osso a disposizione la tecnica di implantologia a carico immediato All on 4 rappresenta la soluzione più rapida per avere una protesi fissa su impianti dentali.
La portata innovativa dell’ All on 4 consiste nell’applicare dove c’è poco osso e in poche ore, sia al mascellare superiore che all’arcata inferiore una protesi fissa ancorata a soli quattro impianti dentali.
Hai altre domande riguardo l’intervento di implantologia dentale? Non esitare a lasciare un commento qui sotto e saremo felici di risponderti!
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