Una delle domande che i nostri pazienti interessati all’ortodonzia invisibile ci pongono più spesso è proprio “siamo sicuri che alla fine del trattamento otterrò dei risultati?”.
È comprensibile un certo scetticismo nei confronti delle novità. È fisiologico.
In fondo eravamo scettici prima dell’introduzione delle auto elettriche, eravamo scettici sul wi-fi, sugli smartphone e perché non esserlo sulle nuove tecniche di ortodonzia?
Uno dei modi migliori per tranquillizzarsi è sicuramente vedere le testimonianze di chi l’ha provato prima di noi e in questo articolo andremo proprio a vedere alcuni casi clinici di pazienti che hanno utilizzato l’apparecchio invisibile e i risultati che hanno ottenuto.
Se ancora non sai cos’è l’apparecchio invisibile, allora ti invitiamo a leggere il nostro precedente articolo nel quale spieghiamo appunto che cos’è l’ortodonzia invisibile, come funziona e chi può utilizzarlo.
Quali problematiche possono essere trattate con l’apparecchio trasparente?
Piccole imperfezioni estetiche
come incisivi sovrapposti o leggeri disallineamenti, sono i casi più frequenti.
Piccole imperfezioni estetiche
come incisivi sovrapposti o leggeri disallineamenti, sono i casi più frequenti.
Morso inverso
ovvero quando i denti inferiori sporgono rispetto a quelli superiori.
Morso inverso
ovvero quando i denti inferiori sporgono rispetto a quelli superiori.
Affollamento dentale
ovvero quando c’è differenza tra le dimensioni dentali complessive e la lunghezza della base ossea che accoglie i denti.
Morso aperto
ovvero quando tra l’arcata superiore e inferiore c’è un mancato contatto tra i denti che impedisce alla bocca di chiudersi correttamente.
Spaziatura tra i denti
ovvero quando sono presenti spazi tra i denti (come ad esempio il diastema).